Siccome ho meno tempo, la rima и fitta e il ritmo vaga,
lo stile e’ paranoico, il basso a palla, mi faccio strada,
ssss… ssss… zitto, forse и meglio che parlare
e chi mi attacca attacco, perchи non devo dimostrare piщ un bel cazzo…
tra mille servi di palazzo e al piщ piccolo spazio…
tanto alla fine и poi lo stesso come un pazzo, spesso,
recensione su quel che penso ma riprendo sul basso,
riprendo fiato e mi rilasso e vado a spasso,
sulle le cocce dei cretini come un criminale,
la gente che mi stima и chiamata uguale e il resto al cesso,
mi deprime troppo, taglio a fondo e netto,
adesso come prima io non mi stoppo se non in cima…
non fate le cartine perchи conosco bene il posto,
vengo mosso e qui chi rulla non и fine,
il fine e il mezzo, io non mi trovo mai contento
e come dicevo dico, do’ una paga a chi sta attento!
Rit.:
Zumzumzumzumzum… tanto so che mo’ vi do’ una paga da quaggiщ!
Non mi fermo e se mi fermo, fermo solo per pisciare in testa
a masse di coglioni che non sanno a che pensare…
chi vuole piщ me? Vuole il ferro dei manganelli,
fogne a cielo aperto in strada che non danno ai caroselli!
Macchine e macchine ancora che s’inseguono per la strada,
andavo a farmi un bicchiere e hanno coppato uno sotto casa…
paura, compreso se so’ preso ricercato mentre guardo la scena
la pistola m’hanno puntato in faccia!
Perciт che taccio non mi metto tra chi raglia
che e’ una vittima degli sbirri so che c’ho la coda di paglia…
io sto quieto, ci provo, e l’amico si sta attento
perchи c’ho un occhio pure in culo e non mi trovo mai contento.
Questo и quello che penso e quello che penso и perchи
il futuro si allontana e prendo quello che c’e’
perciт quello che qui intono, cujo’, spegnilo adesso
perchи se mo’ vi do’ una paga и il peggio che viene appresso.
Rit.:
Zumzumzumzumzum… tanto so che mo’ vi do’ una paga da quaggiщ!