«Piano, piano» diceva lei,
«Piano, piano, ho paura di svegliare i miei:
chiudiamoci di lГЎ, nessuno ci vedrГ , nessuno sentirГ «.
Strano, strano, ГЁ stata lei
a cercarmi, a dirmi «Questa notte voglio te,
t’aspetto a casa mia». Ed io non so chi sia,
ed io non so chi sia. C’ГЁ, nella stanza,
l’ombra tesa di qualcosa che non so;
lei mi stringe ed io mi chiedo che cosa ho,
lei mi dice «In casa porto chi mi va,
nessuno sentirГ , nessuno ci vedrГ «.
Piano, piano, ma cosa c’ГЁ?
C’ГЁ qualcuno in casa che si muove e viene qui,
lei dice «Resta lГ¬», sorride strana e poi
«Abbracciami se vuoi».
Strano, strano, lei non tremГІ
ma sorrise a chi era entrato lì, davanti a noi,
a chi gridava a lei «Amore cosa fai, amore cosa fai».
Io, nella stanza,
era come non ci fossi neanche piГ№;
lei diceva «Te la sei voluta tu,
non credevi che sapessi farlo anch’io:
sbagliavi, amore mio, sbagliavi amore mio».
Piano, piano, io me ne andai.
Nella storia la mia parte ormai finiva lì;
nemmeno mi voltai, nessuno mi fermГІ, non li ho rivisti mai.
