Daniele Stefani — Antonello Garofalo
Non è più tempo di restare qui
collezionando notti in fuga dalle solitudini
girovagando strade e vicoli…di periferia
Dove la sera è vuota e umida
ed una luce gialla scende dai lampioni accesi
veloci scorrono le immagini…di quand’eri mia
Io credevo che….che fuggire mi servisse e invece
nonostante tutto…
Ancora c’è quell’eco di te
che sbatte violento
sulle pareti del passato
c’è…quell’eco di te
inciso nel vento
è come un marchio a fuoco su di me…
Ho fatto il pieno di chilometri
percorso strade sconosciute ma non è bastato
a seminare le inquietudini…che m’inseguono
Io convinto che…prima o poi ti avrei lasciata indietro
ma non è successo…
Ancora c’è quell’eco di te
che sbatte violento
sulle pareti del passato
c’è…quell’eco di te
inciso nel vento
è come un marchio a fuoco su di me…
Non è più tempo di restare quì
ad aspettare quel ritorno che non hai cercato
mi resta l’eco incancellabile…di quand’eri mia
Solo mia…