Мир песен

[Delirio]
degenerato il nucleo della mente incoerentemente
pensa ripetutamente a ciò che adesso è assente,
mente chi si pente ed ha il male in mente
(insiste) — vuole cose mai viste
altro che triste, disfa le conquiste
ormai non mi stupisce cresce nelle viscere
colpisce poi svanisce ma è presente nel mio esistere
vive nell’odio di chi a questo ambisce (si liscia),
striscia ed è una biscia che si nutre della piscia

[Ataru]
Nero è quel guerriero che celo in un velo leggero,
oscuro il sentiero, oscuro il mio vero pensiero
imparo che la notte mette in atto un’altra anima
permette scelte brutte, immette macchie [sulla retina.]
al posto mio detesto me stesso
non desto il giusto e questo
resta riposto non visto, non basta:
lo arresto, lo appesto.
e quando vede che lo impiego per il comodo,
livido e lurido torna giù nel baratro.

[Delirio]
castiga è la mia invidia mi uccide nella mia accidia
mi porta su una biga che guida alla deriva
è odio puro ciò che sento se lo porto dentro,
non provo sentimento trannè autòcompiacimento
fermento in un istante è costante il ripensamento
non so è vero ciò che dico o se invece mento
(mi graffio come un plettro la corda)
sicuro che il serpente morda sperando demorda ma il canino affonda

[RIT. x2]

Il male
io lo riconosco
prende ciò che vuole e se ne resta lì nascosto

Il male
assorbe ogni tuo intento
stento perchè sento che il suo grido mi è già dentro

Il male
si lega ad ogni cellula
spiega il suo veleno, pieno n’è il mio corpo: pullula.

Il male
parte presente in ogni essere
il male
l’inferno infetta le tue viscere

[Ataru]
addosso il marchio rosso
che indosso riflesso dentro
me stesso lo stesso masso
adesso affossa ogni passo
non posso
fuggire o agire,
mentire la mia esistenza:
assenza di sostanza
l’essenza senza importanza.
Il vuoto si riempie
le tempie pulsano sangue
ovunque langue morente
si estingue e per sempre non sente
piange
è innocente
spinge
ma niente,
vince il più potente e mi rende
il male esistente.

[Delirio]
ad una sveglia contro voglia segue veglia e poi riposo
ed ogni giorno è uguale e sopportare + gravoso
il male pre esiste, esiste persiste
nel bene trova un limite e per questo insiste
non demorde è dentro ognuno non ci arrivi
con i suoi fili muove i figli come burattini
ha pieno controllo sei un ILLUSO! non lo vedi che combini?
non cammini ma ti inchini e strisci come i bigattini

[Ataru]
Osservo ciò che perdo
non scordo, ma il bene è morto.
conservo ogni ricordo, ma il corvo
divora ingordo…
fermalo ti prego fermalo,
prendilo e uccidilo,
eccolo: come lo elimino?
[è in ogni atomo!!]
Prende me, si fonde, diffonde
immonde onde a cui risponde
volente o nolente la parte perdente.
Attende la mia fine al confine
che il bene reprime, contiene le mie rime
in cantine ripiene di spine.

[RIT.]

[Delirio]
…La mia follia, la mia agonia…
aspetto il tempo e mentre aspetto lui mi porta via:
inutile ogni terapia.
E’ inadempienza, incongruenza ed incostanza
rimango io da solo e il suo riflesso in me che avanza..

[Ataru]
Medito il mio merito nel male che ti indico
limito me stesso, ma è me stesso che poi incito
critico e dimentico, dubito il mio cogito
credo e mi do credito
ma il danno è macroscopico…

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