Мир песен

(di Mario Castelnuovo)

Che ora и, che ti ricordo di sera,
con gli occhi pieni di luce, ancora,
e fuori giа tramontava, amore mio,
che ora и, quegli occhi sempre in tempesta,
una stazione di posta perenne del sole…
che erano tempi d’assalto
e tendevamo alle vette e al vento,
anelavamo all’impegno alto, noi,
che ora и.. e facevamo l’amore
ad un millimetro sopra il livello del mare..

Ora, ora siamo grandi, ora,
ora и tutta un’altra la storia
e ci conviene mimetizzarci
dentro alle pieghe della cittа
dentro agli scempi
e agli incantesimi della contemporaneitа…
lo vedi…

Che ora и, e adesso un pт mi confondo,
la mia memoria и la vedova di un vagabondo…
che ora и, che ti ricordo in finestra,
nuda e felice com un’etrusca
e la cittа con la testa in su a guardarti
e adesso sai che non si accetta il ribelle, no,
e fatalmente si accoglie soltanto l’ipocrita…

Ora, ora siamo grandi, ora,
ora abbiamo troppa memoria,
e abbiamo maschere e stelle filanti
per ingannare il tempo che va,
qui tra gli scempi
e gli incantesimi della contemporaneitа…
e insomma…

Che ora и, mio folle e tenero amore,
durato tutta la vita senza iniziare mai,
durato tutta la vita, e mai cominciato…

(Grazie a Luigi per questo testo)

Комментарии

Прокомментировать